Le formazioni vestibolari sono organi interni dell’orecchio responsabili dell’equilibrio statico e dinamico del corpo nello spazio. Alterazioni a livello di questi apparati può essere la causa di disturbi quali vertigini, cattivo coordinamento dei movimenti o episodi di sordità.
Attraverso l’esame vestibolare è possibile documentare la presenza e l’entità di un danno dell’ apparato.
La tecnica consiste in una serie di prove che valutano:
l’attività del sistema vestibolare sui muscoli del tronco e degli arti che modulano la capacità di camminare e/o di mantenere la posizione eretta attraverso l’osservazione delle oscillazioni del corpo del soggetto eretto, fermo e con gli occhi aperti e poi chiusi;
l’attività dei muscoli che determinano i movimenti degli occhi (riflesso vestibolo-oculomotore), che valutano il nistagmo, ovvero una serie di movimenti involontari degli occhi;
le prove caloriche con la stimolazione termica del labirinto, consistenti nell’instillare nell’orecchio acqua calda (44°C) o fredda (30°C) per 30 secondi per provocare una vertigine della durata di circa 60 secondi; l'assenza di vertigine o una sua manifestazione più intensa può essere indice di patologia vestibolare.
La scelta del tipo di esame da effettuare è a discrezione dello specialista in funzione della patologia sospettata, e possono essere completate da altri esami di approfondimento.