Branca


Oculistica

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L’interno dell’occhio è colmo di un liquido trasparente chiamato umore acqueo. Tale liquido, prodotto dell’occhio, viene drenato attraverso una piccola apertura, per garantire una pressione intraoculare costante.

In presenza di alcune patologie, tra cui il diabete, tale apertura viene a chiudersi, e la pressione dell’occhio aumenta pericolosamente, con il rischio di danneggiare irrimediabilmente le strutture ivi presenti come la retina ed il nervo ottico, causando quindi cecità parziale o totale, in tempi brevissimi. Da ciò si capisce l’importanza di un intervento immediato di decompressione dell’occhio.

Esiste un’ampia gamma di farmaci adatti al trattamento del glaucoma, ma quando questi dovessero risultare inefficaci, diventa indispensabile praticare un foro che permetta il deflusso dei liquidi, in questo modo nella camera anteriore dell’occhio sarà ripristinato un nuovo equilibrio tra umore acqueo entrante ed uscente, e la pressione intraoculare tornerà ad assumere valori normali. Questa tecnica è detta Iridoclasia.

Durante la procedura l’occhio da trattare viene anestetizzato mediante l’applicazione di un collirio, dopo di che viene applicata una lente che funge da guida per il laser.

Questo crea nell’iride un foro della grandezza di una testa di spillo, e viene praticato in una zona dell’occhio normalmente coperta dalla palpebra superiore. La procedura è veloce e non invasiva, ma può causare una visione sfocata nelle ore immediatamente successive all’intervento. I rischi sono molto bassi, e assumono comunque rilevanza trascurabile rispetto ai danni che deriverebbero da un’assenza di trattamento.