Branca
Oculistica
Regime
Prep. esame
Nessuna
Referto
Immediato
Sedi
PianezzaSan Donato
Pachimetria corneale: cos'è?
La Pachimetria corneale è un esame non invasivo che fornisce il valore dello spessore della cornea, ovvero la parte anteriore trasparente e convessa dell’occhio. È uno degli esami per la diagnosi del glaucoma e per la precisa valutazione della pressione oculare. Infatti, in funzione dello spessore della cornea, l’oculista dovrà sommare o sottrarre mm di mercurio (unità di misura utilizzata per esprimere la pressione) alla pressione misurata dell’occhio.
Quando è prescritta una pachimetria corneale?
Questa tecnica viene prescritta per:
- individuare patologie corneali;
- conoscere la candidabilità alla chirurgia refrattiva;
- studiare patologie oculari come il glaucoma.
A volte, la pachimetria può essere prescritta prima di effettuare la chirurgia refrattiva. Infatti, i risultati dell'esame possono essere utili al medico oculista per valutare le differenti tecniche refrattive ( FemtoLasik, PRK o SMILE) a seconda del difetto da risolvere e alle caratteristiche della cornea del paziente.
Come prenotare una Pachimetria a Torino e Pianezza?
Nelle sedi IRM di Pianezza e Torino San Donato è possibile prenotare un esame di Pachimetria corneale con i nostri specialisti del reparto di Oculistica.
Cos'è la cornea?
La cornea è una membrana trasparente convessa anteriormente che costituisce la porzione anteriore della tonaca fibrosa del bulbo oculare. Poiché la trasparenza è essenziale per la sua funzione di lente, essa è sprovvista di vasi sanguigni sulla sua superficie anteriore. I valori normali della cornea si attestano intorno ai 520 - 540 μm (micrometri). Valori inferiori possono essere sintomatici di una cornea sottile, che potrebbe indicare:
- cheratocono;
- glaucoma, aumentata pressione oculare;
- infiammazioni (cheratiti).
Una cornea spessa, invece, protegge il paziente dall’insorgenza di queste patologie, anche se può fornire dei falsi positivi per quanto riguarda l’ipertono oculare. A questo proposito, è fondamentale verificare anche la pressione intraoculare eseguendo una tonometria, in modo da avere informazioni dettagliate sullo stato di salute dell’occhio.
Come si svolge l'esame?
L’esame indolore e non invasivo e non influisce sulla qualità della vista. Prima dell'esame, al paziente viene somministrato un collirio anestetico tramite una piccola sonda posta a contatto della cornea con uno strumento detto tomografo ottico a coerenza. Durante l'esame, il paziente viene fatto accomodare frontalmente allo strumento, con il mento e la fronte appoggiati su appositi supporti. Il paziente deve fissare con il capo fermo un punto luminoso mentre il macchinario acquisisce i dati. La misurazione può essere realizzata con pachimetro ultrasonico o con pachimetro ottico.
È richiesta un minimo di collaborazione del paziente a eseguire movimenti oculari.
Quanto dura l'esame?
L'esame dura circa 10-15 minuti.
L'esame prevede una preparazione specifica? Ci sono controindicazioni?
La Pachimetria corneale non richiede una preparazione specifica. Tuttavia, il medico potrebbe consigliare di non utilizzare lenti a contatto per alcuni giorni prima dell'esame. L'esame non presenta controindicazioni e può essere eseguito su pazienti di ogni età. Dopo aver eseguito l'esame si può riprendere le normali attività quotidiane. Datosi che non è richiesta la dilatazione della pupilla è possibile mettersi alla guida.
Tomografia corneale, Topografia corneale e Pachimetria: quali differenze?
Si tratta di tre esami diagnostici utili al medico oculista per raccogliere dati sullo stato di uno entrambi gli occhi del paziente. La tomografia corneale raccoglie dati sulla curvatura, elevazione e spessore della cornea. La topografia corneale permette di ottenere una mappa di curvatura e una mappa altitudinale della superficie corneale anteriore. La pachimetria, invece, studia lo spessore della cornea per individuarne il punto più sottile.