BELONEFOBIA: consigli per chi ha paura degli aghi
BELONEFOBIA: consigli per chi ha paura degli aghi
Superare l'ansia da prelievo e affrontare la procedura con serenità
Tempo di lettura: 3 minuti
Gli aghi medicali sono strumenti utilizzati in ambito clinico per iniettare o prelevare fluidi corporei. Si tratta tipicamente di cannule metalliche sterili di vario calibro che servono per effettuare iniezioni sottocutanee o intramuscolari, per l'incannulamento venoso per infusione di farmaci in vena o per i prelievi. Secondo una ricerca effettuata su oltre 2.000 adulti, il 63,2 % ha riferito di provare paura nei confronti degli aghi e di evitare analisi del sangue, donazioni di sangue e vaccinazioni.
Belonefobia: cos'è e come affrontarla
La paura degli aghi, anche chiamata belonefobia, è piuttosto comune tra la popolazione. Il termine belonefobia deriva dal greco belóne (βελόνη), che significa “ago” o “spillo”, e phóbos, “paura”. Si tratta di una fobia specifica caratterizzata da paura irrazionale e patologica e chi ne soffre può provare intenso disagio, ansia e reazioni di panico alla vista di un ago o al solo pensiero. Le reazioni fisiologiche e psicologiche rendono procedure standard come la puntura venosa per il prelievo un’esperienza molto traumatica per il soggetto fobico, capace di portarlo ad evitare controlli sanitari indispensabili.
In generale, per affrontare le fobie specifiche si possono coinvolgere operatori della salute mentale tra cui lo psichiatra, che può programmare una terapia anche farmacologica, e lo psicologo con approccio cognitivo-comportamentale. Nei soggetti fobici non gravi o tra le persone che semplicemente temono il prelievo di sangue (in maniera non patologica) una tecnica consigliata è quella dell'esposizione graduale, unita all'informazione preventiva sull'argomento.
Cosa sapere sul prelievo ematico?
Il prelievo ematico ambulatoriale si svolge in un ambiente pulito e dedicato dove gli operatori devono seguire rigide norme di tecnica asettica. Come raccomandato dalle linee guida sanitarie nazionali, tutti i materiali – tra cui guanti, aghi e provette – devono essere sterili e monouso. Per il prelievo di sangue venoso si utilizzano normalmente sistemi a doppio ago collegati a provette sottovuoto. È comune anche l’uso di aghi «a farfalla» (o «ago butterfly»), dispositivi corti con piccole alette in plastica, studiati per semplificare il prelievo da vene periferiche e minimizzare il fastidio.
Per il prelievo, il braccio del paziente viene collocato in posizione comoda (paziente seduto con schienale appoggiato o, in caso di pregressa sincope, in posizione supina). È applicato un laccio emostatico a monte del sito scelto e l'operatore (che può essere un medico prelevatore o un infermiere) individua la vena tramite palpazione e disinfetta la cute.
Di norma, al paziente viene chiesto di rilassarsi e, se possibile, di stringere e aprire il pugno ripetutamente per facilitare l’ingrossamento della vena. Con un gesto fermo si esegue la puntura venosa; il paziente è avvertito quando l’ago sta entrando per minimizzare la sorpresa.
Nei soggetti particolarmente sensibili, e in pediatria, si può applicare un anestetico topico (come crema o spray a base di lidocaina) pochi minuti prima della puntura per alleviare il fastidio.
Come avviene il prelievo?
Una volta inserito l’ago, si procede a prelevare il sangue nelle provette necessarie e dopo poco tempo (in media da 1 a 3 minuti) si rimuovono delicatamente l’ago e il laccio emostatico ed infine si applica una medicazione sul sito di puntura. Al paziente fobico, è di solito raccomandato di non guardare direttamente lo stimolo fobico (l’ago) e di respirare lentamente e profondamente durante il prelievo. Inoltre, si consiglia al paziente di restare qualche minuto in posizione di riposo (per evitare capogiri) e di non sollevare pesi con il braccio in cui è stato fatto il prelievo per le ore successive.
Alcuni consigli pratici:
Sul piano pratico, i consigli principali rivolti al paziente fobico sono quindi:
- Farsi accompagnare da un familiare o da un amico;
- ConfidarSI con lo staff sanitario e chiedere informazioni su come avviene il prelievo;
- Distogliere lo sguardo dall’ago durante la procedura;
- Praticare respirazione controllata e rilassarsi.
Questi consigli non sostituiscono in alcun modo una diagnosi o prescrizione medica. Si tratta di indicazioni generali basate sull'esperienza clinica condivisa utili per affrontare situazioni comuni. In caso di gravi sintomi fobici è consigliato consultare uno specialista sanitario.
DSM-V. Manuale diagnostico e statico dei disturbi mentali - Quinta edizione. DSM-5, American Psychiatric Association (APA), trad. it. , Ed. Raffaello Cortina, 2015.
How psychologists can help patients with injection fear, Huff Ch., «Monitor on Psychology» Vol. 52/4, 2021.
Il manuale dei concorsi per infermiere, Caruso R., Pittella F., EdiSES, Napoli, 2015.
Quali servizi per la salute offriamo nelle sedi IRM?
Se sei interessato o interessata ai nostri servizi, nelle sedi IRM i nostri specialisti sono a tua disposizione. Infatti, a Pianezza e a Torino puoi prenotare visite specialistiche, esami diagnostici di approfondimento e terapie fisiche.
Le informazioni del presente articolo hanno finalità divulgativa e non intendono sostituire in alcun modo una consulenza, diagnosi o terapia medica. Si raccomanda di rivolgersi sempre a un medico o a uno specialista per qualsiasi quesito clinico.
