La crioterapia dermatologica è una tecnica che sfrutta il principio del congelamento (dal prefisso crio).
Solitamente per ottenere le temperature utili all’intervento si utilizza l’azoto liquido, un agente criogeno in grado di raggiungere i -196 °C.
La tecnica, in sé, è piuttosto semplice; la sostanza ad azione criogena, applicata sulla lesione cutanea da trattare, determina una vera e propria ustione da congelamento, con la formazione di piccolissimi cristalli che causano la morte cellulare.
La crioterapia è tecnica d’elezione per moltissime affezioni cutanee tra cui: angioma, cheratosi varie, condilomi, piccoli fibromi, alcune lesioni acneiche o neoplastiche, cheloidi, verruche ecc.
La crioterapia dermatologica è controindicata nei bambini di età inferiore ai 6 anni, o in soggetti con particolari caratteristiche dermatologiche che ne determinerebbero complicazioni nel decorso post intervento.
La seduta è molto breve e relativamente indolore. Tra gli effetti collaterali più significativi vediamo l’arrossamento della zona trattata e il gonfiore, ma si tratta comunque di manifestazioni transitorie con durata di poche ore.