CON IL NASTRO GIALLO: prevenzione al suicidio
CON IL NASTRO GIALLO: prevenzione al suicidio
Un nastro giallo per la prevenzione
Settembre è il mese della prevenzione al suicidio, un tema molto delicato e di grande rilevanza per la nostra società. I dati ISTAT più recenti indicano che ogni anno in Italia si verificano circa 4 mila suicidi, con un aumento generale dei casi registrati dal 2020. In particolare, i giovani sono tra i più colpiti. Nel 2023, infatti, Telefono Amico Italia ha ricevuto oltre 3 mila richieste di aiuto solo nei primi mesi, con una netta maggioranza dei giovani sotto i 26 anni. Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) ogni anno muoiono per suicidio oltre 700 mila persone e, pertanto, è una delle cause di morte più diffuse tra la popolazione mondiale tra i 15 e i 29 anni.
Questi dati evidenziano la necessità di azioni concrete per affrontare il problema. Come primo passo, bisogna considerare che il suicidio non è un atto isolato ma il risultato di molteplici fattori tra cui disturbi psichici, isolamento sociale, difficoltà economiche, violenze e traumi. Infatti, le motivazioni che spingono una persona a togliersi la vita possono essere influenzate da situazioni sociali, economiche, psicologiche e ambientali.
La prevenzione al suicidio richiede un approccio multidisciplinare e il coinvolgimento di istituzioni, scuole, famiglie e operatori sanitari. È fondamentale creare reti di supporto sociale, promuovere l’accesso a servizi di salute mentale e sensibilizzare l’opinione pubblica, eliminando lo stigma legato al suicidio e favorendo il dialogo aperto su questo tema.
L’iniziativa Yellow September
Yellow September è una campagna conosciuta in tutto il mondo, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione al suicidio. Nel 2003, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato il 10 settembre come Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio (WSPD). Il nastro giallo, che è stato scelto come simbolo della giornata, è dedicato alla memoria del diciassettenne Mike Emme. Nel 1994, Mike si tolse la vita a bordo di una Mustang 68 che lui stesso aveva ridipinto con il suo colore preferito, il giallo. Al suo funerale, i genitori e gli amici hanno distribuito cartoline decorate con nastri gialli e contenenti messaggi di sostegno per chiunque stesse attraversando problemi come quelli di Mike. In seguito, è stata avviata una campagna di prevenzione al suicidio nota come Yellow Ribbon (nastro giallo) e, nel corso degli anni successivi, il colore è stato adottato da molte altre campagne di prevenzione in tutto il mondo.
Quali strategie per una prevenzione efficace?
L’incidenza del suicidio nella società contemporanea dipende da una serie di fattori. Ad esempio, la depressione clinica, l’abuso di sostanze stupefacenti o gravi malattie fisiche e infermità sono considerate cause piuttosto comuni. Tuttavia, l’atto del suicidio è solo la parte finale di una serie di comportamenti o pensieri autolesivi in cui possono trovarsi l’idea del suicidio, la messa a punto di un piano, il tentativo di suicidio e, infine, l’atto vero e proprio. Se si sospetta la messa a punto di un piano di suicidio, un comportamento da seguire può essere quello di limitare l’accesso a mezzi o strumenti che possono esser usati per ferirsi o intossicarsi, come pesticidi e sostanze chimiche pericolose, coltelli o armi da fuoco e farmaci.
Tuttavia, nell’ottica della prevenzione è cruciale riconoscere e intercettare le prime fasi di programmazione del suicidio. In ogni caso, è necessario agire rapidamente e rivolgersi a un supporto sanitario professionale. Il supporto di un professionista è essenziale sia per ricevere una diagnosi accurata che per sviluppare trattamenti personalizzati e interventi in situazioni di emergenza.
IRM ha attivato un servizio di consulto psicologico e psicoterapia individuale rivolto ad adulti e adolescenti con la Dott.ssa Petiti, psicoterapeuta cognitivo-costruttivista.