Branca
Otorinolaringoiatria
Regime

Prep. esame
Nessuna
Referto
Immediato
Sedi
CrocettaPianezza
San Donato

Esame Audiometrico: in cosa consiste?
L'Esame Audiometrico (o Test Audiometrico) è un esame che serve a stabilire e valutare la capacità uditiva di un soggetto per individuare un calo nella percezione dei suoni. Con questo esame è possibile valutare la sensibilità uditiva dell'orecchio nei casi in cui si sospetti un abbassamento dell'udito e può essere prescritto dal medico specialista durante la visita otorinolaringoiatrica.
Quando è prescritto l'Esame Audiometrico?
Di norma, l'audiometria viene eseguita quando si sospetta un abbassamento dell'udito, per esempio dovuto all'età (presbiacusia), oppure in caso di disturbi uditivi come l'acufene, ossia la percezione di rumori (come fischi, ronzii, sibili, battiti ecc.)
Lo scopo dell'Esame Audiometrico è quello di rilevare possibili disturbi dell'udito come la sordità. Con sordità si intende una totale compromissione dell'udito con la perdita delle capacità uditive. Tuttavia, sia parla di compromissione parziale dell'udito quando la perdita è contenuta. Se il disturbo interessa un solo orecchio si definisce unilaterale.
Come prenotare un Esame Audiometrico a Torino e Pianezza?
Nelle sedi IRM di Pianezza, Torino San Donato e Torino Crocetta è possibile prenotare un Esame Audiometrico con i nostri specialisti del reparto di Otorinolaringoiatria.
Com'è composto l'orecchio?
L’orecchio umano può captare onde sonore comprese tra i 20 Hertz e i 20 K Hertz e, grazie alle strutture interne e alle connessioni neuronali, consente al corpo di mantenersi in equilibrio. L'orecchio si divide in tre parti: orecchio esterno, medio ed interno.
La parte esterna comprende il padiglione e arriva fino al timpano, un canale che incanala i suoni all'interno. La seconda parte è detta orecchio medio ed è composto da tre ossi di dimensioni microscopiche (martello, incudine, staffa) che permettono la trasduzione delle onde acustiche in onde meccaniche e trasmettono il segnale nell'orecchio interno. Nella parte più interna, grazie alle cellule ciliate presenti nella coclea, le onde meccaniche sono trasformate in segnali elettrici che vengono trasmessi al cervello.
Quando una o più parti dell'orecchio sono compromesse l'udito può essere perso su alcune frequenze o sull'intera banda audio.
Quali sono i disturbi dell'udito?
In generale, i disturbi dell'udito sono comunemente definiti con il termine di ipoacusie e possono essere suddivisi in due categorie, in base alla localizzazione del problema:
- ipoacusia di trasmissione: causata da malformazioni, traumi o stati infiammatori dell'apparato di trasmissione dei suoni nell'orecchio esterno e medio. Si tratta di una patologia trattabile sia medicalmente sia chirurgicamente. Ad esempio, rientra in questo tipo di ipoacusia l'infiammazione dell'orecchio medio durante l'infanzia (otite).
- ipoacusia neurosensoriale: può essere dovuta a patologie dell'orecchio interno o del nervo acustico, che riducono la percezione di alcune frequenze e fanno sì che i suoni appaiano distorti o ovattati. Tra le cause più comuni ci sono l'esposizione a rumori di forte intensità e l'invecchiamento.
In linea generale, l'ipoacusia può essere leggera, moderata, severa e profonda (quando non si percepisce nulla).
Cosa studia l'Otorinolaringoiatra?
L'otorinolaringoiatria è la branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia sia medica sia chirurgica delle patologie del distretto testa-collo, ossia dell'orecchio (udito ed equilibrio), del naso (respirazione e apnee del sonno) e della gola (voce e deglutizione), tra cui anche, ad esempio, il trattamento chirurgico della tiroide e paratiroidi, delle tonsille, della base del cranio, della bocca, lingua, ghiandole salivari, tumori del distretto cervicale e facciale e altro. L'otorinolaringoiatra è quindi il medico e chirurgo di riferimento per interventi riguardanti non solo la triade anatomica di orecchio, naso e laringe, ma anche del distretto cervico-facciale e del basicranio in generale.
Come si svolge l'Esame Audiometrico?
L'esame è indolore e non invasivo. Prima di effettuare il test audiometrico, lo specialista può effettuare una otoscopia (osservazione del condotto esterno dell'orecchio) per escludere situazioni anomale che possano falsare l'esito dell'esame (infiammazioni, tappi di cerume). L’esame viene effettuato dal medico o dal tecnico audiometrista in un ambiente silenzioso, in cuffia o a campo libero (se presente cabina insonorizzata). Il test prevede la collaborazione attiva del paziente a cui viene chiesto di segnalare l'effettiva percezione di una serie di suoni. Tali suoni possono essere vocali, prodotti dall’operatore o prodotti da un software su cui sono programmati rumori di intensità e tono differenti. Durante l'esame sono raccolti dati in base alle risposte del paziente e al termine viene stilato un grafico (audiogramma tonale). In base all'andamento del grafico possono essere individuati eventuali deficit dell'apparato uditivo e la loro gravità.
Quanto dura l'esame?
In genere, la durata dell'esame varia da un minimo di 10 minuti fino a 30 minuti. La durata varia anche in relazione ai tempi di risposta del paziente.
Bisogna seguire una preparazione particolare? Ci sono controindicazioni?
L’esame non richiede una preparazione particolare e non presenta alcuna controindicazione. Nei casi in cui il test viene somministrato attraverso una cabina insonorizzata i pazienti claustrofobici possono lasciare la porta della cabina aperta.